Presentazione squadre 2021: Bahrain Victorious
Per il secondo anno di fila il Team Bahrain è costretto a una rivoluzione. L’anno scorso erano arrivati dei nuovi corridori, un nuovo sponsor e un nuovo team manager nella persona di Rod Ellingworth. Per il 2021 non ci sarà una grande rivoluzione del parco corridori (pesano per il nome l’addio di Mark Cavendish e per le prospettive quello di Ivan Garcia Cortina), ma sia McLaren che Rod Ellingworth hanno abbandonato. In seguito all’addio dello sponsor che lo aveva fortemente voluto, quest’ultimo ha deciso di tornare alla Ineos dopo una sola stagione, con la casa automobilistica che ha subito la crisi economica dal coronavirus e, con reciproco rimpianto, ha dovuto abbandonare il team (e il ciclismo) tagliando le spese. Tuttavia, il roster per il 2021 appare molto competitivo e sicuramente l’obiettivo sarà quello di migliorare i già buoni risultati del 2020.
GLI UOMINI PIÙ ATTESI
L’uomo di punta del team sarà per il secondo anno di fila Mikel Landa. Il corridore basco sarà ancora una volta il capitano al Tour de France, dove già si era presentato quest’anno con una squadra al suo servizio. Il podio non è arrivato, ma il quarto posto finale ha convinto il team a puntare ancora una volta su di lui, mettendogli nuovamente intorno un team che quest’anno è stato l’unico, almeno per una tappa, a provare a mettere in difficoltà la Jumbo-Visma in salita. Alla fine era stato proprio il capitano a pagare quel ritmo, ma il 2021, con questa esperienza in più, potrebbe essere davvero l’anno buono per salire sul podio di un GT sei anni dopo l’ultima e sin qui unica volta.
Al servizio di Landa al Tour ci sarà verosimilmente anche Pello Bilbao. Il corridore spagnolo dovrebbe ripetere quanto fatto nel 2020 e svolgere il doppio ruolo di gregario al Tour e capitano al Giro. Sulle strade italiane lo scorso anno è arrivato quinto, un risultato che non gli era mai riuscito prima in carriera e che vorrà dimostrare non essere stato frutto solo del caso e di una stagione particolare. Inoltre, l’ex Astana continua a migliorare anche a cronometro e, dopo essersi laureato campione nazionale della specialità nel 2020, vorrà ottenere risultati importanti nelle prove contro il tempo anche nel 2021.
Nella stagione scorsa uomo ancor più importante nelle dinamiche di squadra è stato tuttavia Damiano Caruso. Il siciliano, ancora più di Bilbao, ha lavorato tantissimo per Landa durante tutto lo scorso Tour, arrivando a prendersi anche la top 10 finale. Il suo ruolo nel 2021 non cambierà e con la sua solidità dovrà garantire innanzitutto protezione al capitano e, se le condizioni di gara lo permettessero, potrebbe anche cercare qualche piazzamento personale. Da definire invece il ruolo in squadra di Jack Haig. L’australiano è probabilmente il più pronto dei colpi realizzati dalla Bahrain nel CicloMercato 2021, ma è reduce da una stagione in chiaroscuro. Tuttavia già nel 2019 e poi prima dello stop per la pandemia, l’ex Mitchelton si era dimostrato corridore capace di andare forte in salita, cogliendo risultati importanti soprattutto nelle corse di una settimana e nelle gare di un giorno più dure.
Un altro interessante colpo di CicloMercato è poi Gino Mäder. Lo svizzero, che si era già fatto notare a livello giovanile, dopo un anno e mezzo circa di adattamento tra i grandi, è esploso nel finale di 2020, facendosi notare sulle strade della Vuelta a España con il secondo posto nella tappa con arrivo sull’Alto de la Covatilla e tanta costanza nel finale di corsa. Classe ’97, se riuscisse a dare continuità anche nel 2021 al livello delle ultime uscite, potrebbe diventare uno degli uomini più importanti del team quando la strada sale. All’ultima Vuelta ha brillato particolarmente anche Wout Poels, capace di ottenere un ottimo sesto posto finale in classifica generale, riscattando un Tour difficile condizionato da un infortunio. Anche lui, come Bilbao, potrebbe dilettarsi nel doppio ruolo di gregario e capitano in due GT diversi.
Infine, per concludere il reparto salite, non si può non citare Hermann Pernsteiner. L’austriaco ha fatto della regolarità in salita il suo marchio di fabbrica, arrivando a ottenere anche la top 10 finale del Giro d’Italia, dopo averla sfiorata l’anno precedente alla Vuelta a España, correndo regolarmente con i migliori. Nel 2021 sarà un altro elemento importante per il team in montagna, e magari, più che in passato, potrebbe provare ad andare a caccia di successi di tappa, come ha dimostrato di poter fare con il secondo posto della tappa di Madonna di Campiglio.
Per le corse di un giorno più dure, invece l’uomo di punta sulla carta è Dylan Teuns. Il belga, che di solito brilla anche nelle corse a tappe di una settimana, quest’anno è apparso un po’ sottotono e dovrà riscattarsi soprattutto nella campagna delle Ardenne, che è sicuramente quella più congeniale alle sue caratteristiche, con la possibilità comunque di fare anche qualche incursione sul pavé. Ancora più versatile è Matej Mohoric, che ha dimostrato in carriera di poter competere in tutte le corse di un giorno e soprattutto di saper tornare in gara anche quando le corse sembrano già chiuse, come all’ultima Liegi-Bastogne-Liegi. Lo sloveno sarà il jolly del team in più di un’occasione vista la sua completezza, nonché capacità di sacrificarsi per i capitani quando serve.
Sloveno è anche Jan Tratnik, vincitore di una tappa all’ultimo Giro d’Italia e specialista delle crono, che nel 2021 vorrà ripetere i buoni risultati dell’anno appena concluso. Al Giro d’Italia è invece andato solo vicino al successo Mark Padun, tradito da una ruota forata nel momento peggiore. Classe ’96, l’ucraino ha già dimostrato di poter essere competitivo su molti terreni e anche nel 2021 sarà uno dei cacciatori di tappe del team, cercando di mostrare le qualità potenziali che tutti gli riconoscono.
Il comparto ruote veloci sarà guidato invece da Sonny Colbrelli. Il bresciano, oltre a lanciarsi nelle volate pure, è a suo agio anche in corse dai profili più impegnativi, come dimostra ampiamente il suo palmarès ricco di successi nelle corse di un giorno italiane. L’azzurro, inoltre, nel 2020 si è dimostrato grande uomo squadra, forse anche più di quanto ci si potesse aspettare, sacrificando le ambizioni personali per quelle del team al Tour de France. Ma quest’anno merita sicuramente più spazio a livello personale.
Lo sprinter puro del team è invece Phil Bauhaus, che nel 2020 ha vissuto una stagione di alti e bassi. Il tedesco, ormai ventiseienne, dovrebbe ormai aver raggiunto la maturità agonistica per assumersi le responsabilità di leader unico in volate anche di altissimo livello.
LE GIOVANI PROMESSE
Il già citato Mäder sarà sicuramente il talento da cui si attendono risultati nel breve periodo, ma non sono pochi i nomi in crescita nel team. Da italiani la nostra attenzione sarà concentrata soprattutto su Jonathan Milan, che su pista ha già mostrato di avere ottime qualità. Il classe 2000 probabilmente quest’anno si dovrà soprattutto adattare, lavorando soprattutto in funzione di Tokyo, ma chissà che le sue doti di cronoman e passista non possano già portargli qualche soddisfazione. Per capire quanto possa sbocciare anche nelle classiche bisognerà realisticamente aspettare più tempo.
Sono già più maturi altri giovani membri del roster: Stephen Williams, alla sua terza stagione da professionista, non può più steccare se vuole dimostrare di meritare un posto a questi livelli, dopo due annate decisamente non memorabili. Con un bel quarto posto di tappa alla Vuelta a España 2020 invece il suo connazionale Fred Wright ha fatto capire di poter sperare di ritagliarsi il suo spazio, soprattutto su percorsi mossi.
Più difficile l’anno di ambientamento che hanno avuto Santiago Buitrago e Kevin Inkelaar, i quali dovranno sfruttare il secondo anno per mettersi maggiormente in mostra. Menzione infine per il classe 2000 Ahmed Madan: solo marketing per il Bahrain o corridore davvero utile al progetto? A soli 20 anni non ha ancora troppa pressione addosso e le risposte potranno arrivare anche più avanti.
LA SQUADRA
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